In occasione della “Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità” del 3 Dicembre, A.Ma.R.A.M. Aps invita l’ANCI Puglia ad accendere i riflettori su un problema, in molti casi non risolto, che accomuna tanti cittadini con disabilità residenti nel territorio pugliese: la presenza di barriere architettoniche.
Tante sono le fonti normative che, a tutti i livelli, nel corso degli anni hanno disciplinato il tema.
1) A livello europeo, con la “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità”del 2006, con la quale l’ONU riconduce la condizione di disabilità all’esistenza di barriere di varia natura, ostacolando in tal modo il pieno godimento da parte del disabile del diritto di partecipare alla vita della società senza alcuna discriminazione.
2) A livello costituzionale, in generale con l’art. 3, comma 2, che demanda a al legislatore il compito di rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che possono ostacolare l’attuarsi del principio di eguaglianza; in particolare, con l’art. 16 che disciplina il diritto alla mobilità, e che con l’entrata in vigore della Convenzione ONU, si qualifica come <<diritto all’accessibilità>>, ovvero il diritto per le persone con disabilità alla vita indipendente e all’inclusione sociale.
3) A livello di legislazione italiana, con il “Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità” del 2013, che ha previsto la figura del <<Disability Manager>>, che inserita negli enti locali, avrebbe il compito di promuovere i diritti delle persone con disabilità, ad esempio segnalando tempestivamente ogni atto o fatto contrastante con la Convenzione ONU, prevedendo una segnaletica adeguata per l’accesso ai servizi o alle strutture comunali.
Con i “Piani di eliminazione della Barriere Architettoniche” (PEBA), strumenti urbanistici introdotti con l’art. 32, comma 21, L. 41/’86, e integrati con la l’art. 24, comma 9, L. 104/’92, con i quali oltre a classificare le barriere architettoniche, sono finalizzati alla proposizione di progetti per la relativa eliminazione, alla stima dei costi di ogni intervento e alle priorità di intervento.
In tal senso, è fatto obbligo per ogni Comune di dotarsi di un PEBA, pena la nomina di un Commissario ad hoc da parte della Regione di appartenenza.
Alla luce delle numerose fonti normative, A.Ma.R.A.M. confida nell’azione dell’ANCI Puglia nei limiti dei suoi poteri, affinché:
– promuova presso i Comuni, la redazione del PEBA in modo da garantire il diritto di accessibilità;
– promuova presso i Comuni l’istituzione della consulta dei cittadini con disabilità, per raccogliere segnalazioni di barriere architettoniche;
– promuova presso i Comuni la nomina del Disability Manager;
Con il contributo di tutti, si possono fare grandi cose.
lettera invia a:
ANCI Puglia – Associazione Nazionale Comuni Italiani della Puglia
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