Le malattie rare sono molte e si impossessano del corpo,
riducendolo in polvere, portandolo al di sotto di ogni conforto.
I pensieri si appannano e si scuriscono
e tutto quello che partoriscono
è come un respiro nel profondo di un abisso:
esse crescono ma non diminuiscono.
La malattia è qualcosa di scuro e di crudele
come il vento che sbatte forte nelle vele di una barca,
essa assapora, divora e ti porta nell’oblio
aumentando sempre di più ogni singolo perìo
fatto alla vita per merito di uno stupido annuncio
che la malattia è arrivata e con sè il proprio corpo porterà
fino alla triste e tarda età.
Quando poi l’anima in cielo salirà
in una coltre lucente sparirà
tralasciando i ricordi più sfavillanti
dentro cristalli luccicanti di diamanti.
di Riccardo Benaldi, classe 3 ALSA, scuola superiore “A. Meucci” di Castelfidardo” (AN)