Page 19 - Meravigliose rarità in cucina
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CELIACHIA


          Ciao Luigi,
          siamo studenti che frequentano la 1 FE dell’istituto alberghiero “De Nora” di
          Altamura (Ba). La prof. ci ha parlato della tua celiachia, una malattia ormai non
          più tanto rara. Anche i negozi che vendono prodotti “gluten free” sono in

          aumento, e nella nostra stessa città. Vorremmo ascoltare la tua testimonianza,
          o meglio, leggerla, se tu sarai disponibile a raccontarla. Noi, intanto, ti diciamo
          già “grazie”. E ti poniamo le nostre domande… eccole. Sentiti assolutamente
          libero di rispondere.
          Qual è stata la tua reazione quando hai scoperto di essere celiaco?
          Quando esci con gli amici, ti senti a disagio o vivi liberamente la tua difficoltà?
          Ti sei mai trovato in situazione in cui gli altri non hanno capito?
          Ti auguriamo una buona salute e speriamo che tu ci risponda presto. Siamo
          ragazzi curiosi.


          Buon pomeriggio, ragazzi curiosi. Sono contento di poter parlare con voi di quello
          che, per me, inizialmente rappresentava un grosso problema. Avevo più o meno

          la vostra età quando ho scoperto di essere celiaco. La mia vita era pizza e
          panini, e, da buon altamurano, focacce in tutte le salse. Prima di diagnosticare la
          celiachia, soffrivo spesso di reflusso, di mal di stomaco e di cose simili.
          Pensavo fosse tutto legato allo stress. Alla vostra età, voi lo sapete, ci si stressa
          per i genitori troppo esigenti, per la fidanzata troppo esigente, per la scuola
          troppo esigente, per gli amici… non ne parliamo. Ad un certo punto, però, ho
          iniziato a perdere peso e ad avere dei forti e continui crampi allo stomaco. Non
          era uno scherzo! Ho fatto degli esami approfonditi perché i medici iniziavano

          a temere il peggio… invece era solo celiachia. Dico “solo” perché poi ti abitui a
          mangiare prodotti senza glutine e non ci fai più caso. Ti abitui tu, anche se non
          tutti riescono a capire. Ricordo una sera d’estate… ero con gli amici e stavamo
          gustando un gelato. Mi sentii male perché il gelato conteneva qualche residuo di
          cono, probabilmente perché ne era rimasto sul cucchiaio che utilizzava il
          gelataio. Eppure glielo avevo detto! Ora la mia difficoltà non è più tale, le
          rinunce non sono più rinunce e non è neanche difficile trovare pizzerie o pub che
          offrono prodotti senza glutine. Ma chi non ti conosce, spesso ti guarda come se
          volesse dirti da un momento all’altro “non esagerare, che sarà mai!”. Non sa
          che per noi può essere letale… non solo l’esagerazione. Spero di avervi scritto
          qualcosa di utile, non tanto per la scuola o per il concorso di cui mi ha accennato
          la vostra prof., ma per la vita. Perché vi potrebbe capitare di incontrare qualcuno

          con la celiachia o con qualsiasi altra patologia. Siate delicati, non conoscete la
          sua storia. E, vi assicuro, ogni malattia, grave o non che sia, ha dietro piccole e
          grandi difficoltà. Mandatemi dei vostri aggiornamenti.
          Con tanta amicizia,
          Luigi
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